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Strumenti per i disturbi specifici dell’apprendimento

Cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento?

I disturbi specifici dell’apprendimento sono circoscritti alle abilità scolastiche o di apprendimento. La
principale caratteristica di questa categoria diagnostica è quindi la sua specificità, così come suggerisce il nome: si tratta di disturbi che interessano specifici domini di abilità scolastiche, lasciando integro il
funzionamento intellettivo generale.

Per questo motivo, il criterio principale per porre una diagnosi di DSA è valutare l’esistenza di una
differenza tra le abilità carenti mostrate dall’alunno, e l’intelligenza generale che invece risulta nella media.

Infatti, con il termine DSA ci si riferisce a una problematica che necessita un trattamento specifico, poiché la normale acquisizione di abilità strumentali (lettura, scrittura e calcolo) non è causata da fattori esterni (ambiente deprivato, bilinguismo).

La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale d’istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate, affinché alunni e studenti con certificazione DSA possano raggiungere un adeguato successo formativo.

Quali strumenti utilizzare per i disturbi specifici dell’apprendimento?

L’obiettivo della scuola e delle insegnanti è predisporre per gli alunni interessati una gamma di strumenti e misure con la finalità di far apprendere i programmi scolastici e ottenere l’autonomia dello scolaro.

Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta. Tra i più utilizzati troviamo: la sintesi vocale, il registratore, i programmi di video
scrittura con correttore ortografico, la calcolatrice e altri strumenti tecnologicamente meno evoluti come le tabelle, i formulari e le mappe concettuali. 

Tali strumenti agevolano l’alunno con DSA da una prestazione per lui difficoltosa, senza facilitargli il
compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e gli insegnanti hanno il
compito di sostenere l’alunno durante il loro uso. 

Quali sono invece le misure dispensative per DSA?

Mentre le misure dispensative sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che a causa del disturbo risultano difficoltose: ad esempio si può evitare di far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano.

Nel caso della dislessia l’alunno è dispensato dalla lettura ad alta voce in classe, dalla lettura autonoma di brani la cui lunghezza non sia compatibile con il suo livello di abilità e da tutte quelle attività in cui la lettura è la prestazione valutata. Inoltre si dispensa l’alunno dalla scrittura veloce sotto dettatura, le interrogazioni a sorpresa e la memorizzazione di tabelline, formulari e poesie.

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