Logo Silvia Melis Psicologa Carbonia

Correlazione Emozioni e DSA

Ricevere la diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) rappresenta un importante
evento vitale per lo studente e la sua famiglia.
Solitamente i genitori si trovano impreparati o addirittura impauriti quando vengono convocati
dall’insegnante per essere informati sulla presenza di difficoltà scolastiche nel proprio figlio, e di
doverlo sottoporre ad una valutazione diagnostica. L’aspetto che non è d’aiuto ai genitori in queste
circostanze è la mancanza di informazioni adeguate su questo tipo di disturbi, poiché un genitore
poco informato può pensare che le difficoltà del proprio figlio non siano recuperabili, oppure che si
tratti solo di pigrizia.

Nel bambino che vive questa situazione, si potrebbero attivare delle reazioni psicologiche che
vanno ad accentuare il disturbo stesso o interferire con il percorso scolastico, ostacolando la qualità
del suo successivo adattamento. Infatti, le patologie che riguardano i disturbi dell’apprendimento
sono spesso complicate dalla presenza di problematiche emozionali e comportamentali di vario tipo.

Le difficoltà psicologiche cui mi riferisco si presentano attraverso una grande sofferenza per i
ripetuti fallimenti scolastici; tali vissuti emotivi possono incidere pesantemente sull’autostima e
sulla motivazione ad apprendere. È evidente come in queste circostanze, il funzionamento sociale
del bambino all’interno del gruppo classe potrebbe risultare deficitario, con conseguenti rischi di
disadattamento e di abbandono scolastico.

Lo studente non sentendosi riconosciuto nelle difficoltà che sta vivendo, per proteggersi potrebbe
mettere in atto una serie di comportamenti finalizzati ad evitare lo svolgimento dei compiti, o anche
adottare comportamenti disturbanti con conseguente alterazione delle relazioni con gli insegnanti e
con i genitori.
In questi casi non è insolito osservare l’attivazione di circoli viziosi che rendono più difficile
comprendere i rapporti tra i disturbi dell’apprendimento e il disagio emotivo sottostante ai problemi
comportamentali e disadattivi.

Quanto più il bambino percepirà da parte delle figure per lui più importanti, un atteggiamento volto
alla comprensione e all’accoglienza, tanto più sarà in grado di controllare e superare i fattori che
possono interferire nel suo sviluppo affettivo, emotivo e cognitivo.
Affinché ci sia una buona riuscita del percorso di adattamento alla nuova situazione, è fondamentale
che la famiglia sia partecipe nel percorso che il bambino deve seguire, sostenendolo e valorizzando
le sue competenze. E’ inoltre di notevole importanza sostenere il bambino con un percorso di
psicoterapia volto ad aiutarlo nell’accettazione delle difficoltà scolastiche.

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